giovedì 18 luglio 2013

"Disforia di genere"






























Tratto dal libro di Stella Borghesi:
IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da lulu.com

La disforia di genere è un disturbo che riguarda le persone che in qualche modo non si sentono in armonia con il proprio genere   e  sentono la necessità di cambiare sesso. Per questi motivi il disturbo  riguarda esclusivamente i transessuali  e  non  i travestiti . L'identità di genere, ossia il  sentirsi maschi o femmine, è così profondamente radicata fin dalla primissima infanzia che la stragrande maggioranza delle persone è certa della propria appartenenza al genere anche quando ha subìto eventi particolarmente stressanti in qualche momento della vita. Alcune persone, più spesso uomini che donne, fin dalla prima infanzia sentono  però dentro di sé di appartenere al sesso opposto. I loro attributi anatomici, ossia i genitali normali e le consuete caratteristiche secondarie, quali la crescita della barba nei maschi e lo sviluppo del seno nelle femmine, non sono sufficienti a convincerli così come fanno con gli altri che li vedono. Un uomo può guardarsi allo specchio, vedere un individuo biologicamente maschile e malgrado ciò affermare di essere donna. In questo caso  egli sente la necessità di convincere il personale medico a prescrizione  cure ormonali per far sì che il suo corpo corrisponda alla sua vera identità di genere. Il travestitismo viene associato a segni di disforia di genere  solo se sono presenti segni di disagio nei confronti del proprio ruolo di genere. Il passaggio dal travestitismo alla transessualità avviene  in genere sempre entro i primi vent’anni  di vita  perché è in questo periodo che  è impossibile comprimere e tenere nascosto questo impulso e lui  sente la necessità di  voler apparire in abiti femminili anche durante il giorno  per manifestare e rendere evidente il suo sentirsi intimamente donna senza doversi  più nascondere o vergognare. In questi casi non si potrebbe  nemmeno parlare di omosessualità perché in realtà egli interpreta e manifesta apertamente il proprio interesse sessuale nei confronti degli uomini come una preferenza eterosessuale  perché, sentendosi donna, si sente   naturalmente attratto solo dagli  uomini.