mercoledì 7 agosto 2013

"Con la gonna sollevata dal vento"



Tratto dal libro di Stella Borghesi:
I COLLANT DI MIO MARITO
Pubblicato da YOUCANPRINT

Nuova edizione rivista e aggiornata nel febbraio 2017
Disponibile anche in versione digitale su Streetlib

"Quel giorno mi ero travestito da donna e per la prima volta provai ad uscire da solo su un lungomare quasi deserto. Fino a quel momento mi ero avventurato solamente su strade deserte e a notte fonda ma adesso mi ero spinto ben oltre. L’estate era oramai finita e c’erano pochissime persone. Il sole era appena tramontato e grosse nuvole nere avevano oscurato il cielo annunciando  un temporale imminente . Avvertii le improvvise raffiche di vento assieme alle prime gocce di pioggia e mentre  cercai di aprire  frettolosamente  l’ombrello mi accorsi che dovevo tenerlo con entrambe le mani per non farlo volare via. Così facendo non potevo trattenere la mia gonna a balze leggerissime che si alzava nel vento lasciando a tratti intravvedere  il mio completo intimo fatto di mutandine di seta con le  sottili calze trasparenti nere agganciate al reggicalze. Percorsi tutta la passeggiata a mare ed infine tornai indietro  verso la mia  macchina sentendo  quella piacevole sensazione del vento  che si divertiva a sollevare la mia gonna con folate rabbiose. Il vento scompigliava continuamente i lunghi capelli biondi della parrucca e nascondendo così  i lineamenti del mio volto tutte le mie paure e le mie insicurezze erano improvvisamente svanite perché sapevo che nessuno avrebbe potuto cogliere dei dettagli fuori posto o dubitare della mia femminilità apparente. Questa consapevolezza  mi faceva sentire finalmente  a mio agio e potevo camminare liberamente sui tacchi a spillo con una naturalezza ed una disinvoltura  incredibile , come un attore che si cala perfettamente nella parte del personaggio che interpreta . Agli occhi delle persone che incontravo dovevo apparire estremamente sexy ed era gratificante  sentire  alle mie spalle gli sguardi di ammirazione di tutti i ragazzi che incontravo e che apparivano troppo timidi per cercare un approccio diretto . Io d’altra parte non cercavo avventure con nessuno e assaporavo  lo stato d’animo di quei momenti così emozionanti  e l’inebriante sensazione della seduzione femminile , consapevole di  essere osservato e desiderato  proprio come fossi una donna. Un piacere psicologico difficile da spiegare ma così intenso e coinvolgente da risultare spesso irresistibile."