martedì 28 maggio 2013

"Donna per un'ora"


Tratto dal libro di Stella Borghesi:
IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da lulu.com

"Grazie alla mia abilità potevo salire sul palcoscenico ed ingannare gli spettatori, potevo assomigliare alla donna ideale che ammiravo indossando tutte le cose che avrei avuto piacere vedere indossate da lei. Avevo il potere di poter scegliere, avevo una specie di telecomando che mi permetteva di aprire quella porta che separava il mondo delle donne da quello degli uomini e di poter  entrare furtivamente dentro per dare un’occhiata più da vicino. Non ho mai desiderato voler cambiare sesso perché semplicemente  non mi sentivo e non mi sento donna. Però mi piaceva l’idea di poter trascorrere alcune ore nella parte della donna, di immedesimarmi a tal punto da  pensare e comportarmi come lei e di vivere intensamente quei momenti prima di ritornare al mio ruolo di uomo. Devo anche ammettere che in quei momenti  i miei desideri si trasformavano e consideravo quasi normale che, “da donna”, desiderassi essere oggetto di attenzioni da parte di un uomo."



lunedì 27 maggio 2013

"Una femminilità idealizzata"

Tratto dal libro di Stella Borghesi:

IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da lulu.com

Gonna corta, calze velate e tacchi alti: sono questi i capi di abbigliamente che più direttamente colpiscono l’immaginario erotico maschile e che raggiungono direttamente il centro del cervello senza  filtri di nessun genere. E’ un messaggio sessuale diretto e sfrontato, che viene interpretato dall’uomo, molto spesso erroneamente, come un esplicito segnale  di disponibilità sessuale. Alcune donne ne sono razionalmente consapevoli e usano questo abbigliamento con spregiudicatezza propro come fosse uno strumento di seduzione, consapevoli  della forte carica erotica che riescono a sprigionare e della valenza sessuale che ne deriva. Nella maggior parte dei casi invece le donne sono semplicemente compiaciute dal fatto che possono manifestare liberamente  la propria femminilità e che tale immagine di sé venga  piacevolmente  recepita dall’uomo che la osserva. Sono comunque consapevoli che la propria capacità di seduzione aumenta  in maniera considerevole quando il proprio abbigliamento coincide con il modello di femminilità che l’uomo si è creato nel suo immaginario  erotico che, non dimentichiamolo, è principalmente visivo. Proprio per questa consapevolezza molte donne sono restie a sedurre l’uomo attraverso l’utilizzo dei simboli della femminilità e in realtà preferiscono  essere sicure che  l’uomo  che le desidera  sia  innamorato di lei e non del suo modo di  essere  provocante  attraverso i vestiti.





venerdì 24 maggio 2013

"Maliziosamente provocante"



Tratto dal libro di Stella Borghesi:
IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da lulu.com

In  genere ciò che cercano i travestiti  non è la soddisfazione di irrefrenabili pulsioni sessuali, ma più semplicemente vogliono il piacere di sentirsi desiderati e ammirati, cercando di suscitare le stesse emozioni che provano le donne quando si vestono in maniera provocante e sensuale. E’ anche vero però che a volte, seppur occasionalmente, l'ebrezza del sentire il proprio corpo al femminile può portarlo ad immedesimarsi a tal  punto  nel suo ruolo da voler provare e vivere “appieno” la passività femminile e per questo può lasciarsi trascinare dal proprio desiderio fino al punto  da voler essere posseduto  da un uomo. In realtà per lui è solo  un modo per portare in superficie desideri e pulsioni che per una donna è del tutto naturale esprimere, mentre un uomo che voglia farlo deve superare mille tabù. I luoghi comuni, gli stereotipi, i condizionamenti ed il conformismo di natura sociale e comportamentale non aiutano certo ad esprimere una sessualità che è assai più trasversale di quanto non si creda. Però è più comodo  rifugiarsi nella normalità, quell'insieme di regole e di comportamenti stabiliti da pochi perché vengano accettati da tutti. La normalità rassicura, rende anonimi e  protegge. I travestiti considerano troppo rischioso uscire per strada allo scoperto  e lo fanno solo molto raramente perché in genere preferiscono  i luoghi protetti e sicuri, quasi sempre la propria casa. I sensi di colpa e di vergogna che essi provano li accompagnano spesso per tutta la vita anche se in realtà  non fanno nulla di male.

giovedì 23 maggio 2013

"Strani pensieri"




Tratto dal libro di Stella Borghesi:
I COLLANT DI MIO MARITO
Pubblicato da YOUCANPRINT

Nuova edizione rivista e aggiornata nel febbraio 2017
Disponibile anche in versione digitale su Streetlib

La tua mano adesso scivola sul mio corpo e sento i capezzoli che si irrigidiscono  sollecitando la tua attenzione al punto che  le tue dita  li percepiscono fin oltre  il  tessuto del reggiseno e della camicetta di seta. La tua mano scende lungo il  fianco per poi risalire delicatamente  sotto la gonna sfiorando le mie sottili calze nere  ed i gancetti del reggicalze . Sento le mie gambe che si schiudono mentre la tua mano sale ancora fino a sfiorare appena  il tessuto delle mie mutandine di seta  che a stento trattengono ancora  il mio membro e la mia eccitazione. I brividi mi avvolgono ed ora il tuo respiro asseconda il  movimento delle tue mani su di me, sfiorando la mia pelle come fosse una danza ipnotica.  La mia mano si posa sulla tua fermandola appena in tempo mentre  già si era insinuata al di sotto delle mie  mutandine di seta  arrivando tra i dolci solchi dove la pelle è più liscia e dove può finalmente accarezzare  e sfiorare  dolcemente l’ingresso del piacere proibito.Ho sentito il tuo dito fremere dal desiderio di poter penetrare dentro di me e ti ho fermata appena in tempo, giusto un attimo prima  che potesse vincere la mia resistenza e potesse scivolare  tutto dentro alla ricerca di quel piacere viscerale così intenso e sublime. Tu però  non ti scoraggi perché sai che il mio non è un rifiuto ma solo il desiderio di rallentare il gioco per  sentire ancora   le tue sensuali attenzioni sulla mia pelle  con  i tempi  ed i modi giusti  fino a travolgere ogni mia resistenza, fino a farmi venire come una donna




Libro in formato digitale su STREETLIB


Libro in formato cartaceo su YOUCANPRINT

Libro in formato cartaceo e digitale su LULU.COM



mercoledì 22 maggio 2013

"Alcuni piccoli indizi"

Tratto dal libro di Stella Borghesi:
IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da lulu.com

Questo suo segreto custodito gelosamente per tanti anni  comincia a pesare come un macigno ed egli sente  prepotente il bisogno di poterlo rivelare a qualcuno, foss’anche  un semplice sconosciuto.  La fidanzata o la moglie  in genere non sospetta nulla e con il tempo inevitabilmente sarà proprio lui a lasciare alcuni  piccoli indizi per far emergere la verità. A volte però le mogli fanno finta di nulla e si rifiutano di approfondire questi segnali per paura di rompere un delicato equilibrio. Preferiscono non sapere la verità e quasi sempre lo fanno per difendere la pace familiare o per amore dei figli. Quando invece  il problema viene affrontato apertamente può accadere che la coppia superi la fase imbarazzante della confessione trovando nuovi motivi di complicità e di confidenza. A volte però non c’è il lieto fine perché lei interpreta questo suo segreto come una specie di tradimento, un tradimento crudele e difficile da perdonare soprattutto perché difficile da comprendere e da accettare. Quando  il rapporto di coppia è già un po’ deteriorato questa rivelazione rappresenta infatti la classica goccia che fa traboccare il vaso. Però è anche vero che ogni coppia è unica e non ci sono né regole né statistiche.


lunedì 20 maggio 2013

"I collant appesi ad asciugare"





Tratto dal libro di Stella Borghesi:
I COLLANT DI MIO MARITO
Pubblicato da YOUCANPRINT

Nuova edizione rivista e aggiornata nel febbraio 2017
Disponibile anche in versione digitale su Streetlib

I tre anni di matrimonio erano passati via velocissimi. La passione e l’attrazione fisica irresistibile era durata solo fino al momento in cui lei era rimasta incinta perché con il primo figlio era cambiato il nostro equilibrio di coppia. Ero completamente assorto in questi pensieri mentre stavo facendo il bagno e forse anche per questo non mi accorsi subito che proprio di fronte a me,  appesi sul radiatore scalda salviette, mia moglie aveva lasciato ad asciugare due paia di collant  color daino. Io li osservai affascinato perché improvvisamente sentii di nuovo crescere l’irresistibile attrazione di un tempo. Era come se  quei due collant chiedessero di essere indossati  dall’unica persona in quella casa che avrebbe saputo apprezzarli veramente. Sentivo che quei collant riguardavano quella parte importante di me che non era affatto scomparsa  e che invece si era risvegliata più forte che mai.
Quanto tempo era passato dall’ultima volta che li avevo indossati?
Li sfiorai con le dita osservando come fossero già perfettamente asciutti e li sentivo come se mi appartenessero. Quelli erano “i miei collant” e percepii prepotentemente  il bisogno fisiologico di poter avvolgere le mie gambe con quel tessuto  così meravigliosamente femminile. Un brivido di eccitazione percorse tutto il mio corpo e l’adrenalina cominciò a scorrere nelle mie vene. Era il piacere che si alimentava  con l’attesa, era la consapevolezza di superare un limite, di fare qualcosa di proibito. Stavo lì in piedi quasi assaporando quella bellissima sensazione, una sensazione ritrovata che riemergeva proprio quando pensavo di averla dimenticata per sempre e che solo adesso capivo quanto mi fosse mancata. Da quanto tempo non lo facevo? Cercai di resistere in ogni modo perché sapevo che stavo scherzando con il fuoco e che avrei rischiato di perdere moglie, figli, famiglia, casa, lavoro. Avrei potuto perdere tutto!  Mi asciugai le mani  lentamente e girai per casa cercando di distrarmi. Accesi la televisione, mi preparai un caffè, insomma feci di tutto perché non potesse accadere nulla di ciò che temevo e desideravo allo stesso tempo ma nonostante tutti i miei sforzi mezz’ora dopo  mi ritrovai ad avvolgere lentamente sulle mie caviglie i collant di Stella. Era la prima volta dopo tanto tempo. Era la prima volta dopo il matrimonio e sapevo bene che non sarebbe stata l’ultima perché la mia parte di femminilità repressa non era svanita nel nulla ma aveva continuato ad esistere in un angolo oscuro della mia anima aspettando pazientemente il momento opportuno per poter uscire allo scoperto reclamando  il proprio spazio vitale.




Libro in formato cartaceo su YOUCANPRINT

Libro in formato cartaceo e digitale su LULU.COM






















domenica 19 maggio 2013

"Di seta, di pizzo e di rosa"



Tratto dal libro di Stella Borghesi:
IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da lulu.com

Quando vedete una donna con una camicia da uomo non pensate che sia lesbica eppure  agli uomini è rigidamente  proibito   indossare tutto ciò che è di seta, di pizzo e di rosa perché  questi sono da sempre indumenti riferiti solo al genere femminile. Già il fatto di violare una regola  rappresenta  una violazione intrigante  percepita come una vera e propria trasgressione ed una volta poi che   viene  superato il senso di vergogna e di frustrazione,  tutto può essere ancora più eccitante. Vestirsi da donna in privato non è ridicolo, non è umiliante e non è neppure sintomo di perversione. Non è nemmeno un modo per manifestare la propria disponibilità sessuale. Non è una scelta di vita , è solo un  bel gioco, forse  è  solo   un altro un modo di essere, di esprimersi, di uscire da schemi troppo rigidi, un modo per liberare la fantasia e manifestare quel po’ di femminilità  che ogni uomo racchiude all’interno della propria corazza maschile. E' solo un gesto di libertà, audace, emozionante, bello. Tanto più bello nella misura in cui lo si  può condividere con qualcuno che si ama, con la propria  fidanzata, moglie, amante, o semplicemente donna.


sabato 18 maggio 2013

"Da una parte o dall'altra"








Tratto dal libro di Stella Borghesi:
I COLLANT DI MIO MARITO
Pubblicato da YOUCANPRINT

Nuova edizione rivista e aggiornata nel febbraio 2017
Disponibile anche in versione digitale su Streetlib

Viviamo in un mondo nel quale sono ammessi solo due poli: il maschile e il femminile. Ci si può spostare da un polo all'altro in modo temporaneo o permanente, e si può anche venire accettati purché il risultato della trasformazione sia convincente. L'uomo vestito da donna può anche piacere, e in questo caso piace tanto di più quanto più assomiglia a una donna. Altrimenti non funziona  e l'imbarazzo che si genera finisce equamente distribuito tra persone di mentalità chiusa e persone tolleranti.




venerdì 17 maggio 2013

"Sul bordo delle calze velate"




Tratto dal libro di Stella Borghesi:
I COLLANT DI MIO MARITO
Pubblicato da YOUCANPRINT

Nuova edizione rivista e aggiornata nel febbraio 2017
Disponibile anche in versione digitale su Streetlib

"Le tue labbra mi sfiorano appena l’orecchio ed il primo bacio è solo un lieve tocco sulla pelle. Sento la tua lingua insinuarsi con dolcezza all’interno ed il contatto umido  della tua saliva nelle cavità mi provoca un turbamento inebriante. Il rumore della tua lingua che si muove all’interno dell’orecchio  è una delle poche cose che riescono ad accendere immediatamente tutti i miei sensi facendomi sentire così desiderabile e disponibile da farmi abbandonare ogni residua resistenza. Tu lo sai che non ho difese, lo hai sempre saputo.  Sento crescere un desiderio irrefrenabile e so che anche per te è la stessa cosa.  Hai abbandonato ogni timidezza  ed ora  ti appoggi dietro di me per farmi sapere quanto grande sia cresciuto il tuo desiderio. Il contatto è esplicito, diretto, sensuale  ed io non faccio nulla per evitarlo. Sento che il tuo sesso freme dentro i tuoi pantaloni ed io assecondo il tuo movimento venendoti incontro strusciando  il mio sedere contro di te  in un gioco  erotico  in cui il piacere  diventa prima di tutto l’attesa e l’aspettativa di qualcosa che può accadere. Ho tanta voglia e non faccio nulla per nasconderlo, ho voglia di te, ho voglia di sentirmi tua, di sentirti entrare dentro di me e brividi di piacere mi percorrono la schiena mentre la tua mano si insinua sotto la gonna risalendo lentamente  indugiando sul bordo delle calze velate."



Libro in formato cartaceo su YOUCANPRINT

Libro in formato cartaceo e digitale su LULU.COM



giovedì 16 maggio 2013

"Oggetto del desiderio"



Tratto dal libro di Stella Borghesi:
IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da lulu.com

Sono diversissime le ragioni che portano un individuo al travestimento, ma hanno tutte una cosa in comune: il travestimento ha lo scopo di sopperire ad una mancanza e di  compensare un bisogno o un desiderio  profondo che non è stato soddisfatto nel passato e che si manifesta nel presente come una necessità per equilibrare tale carenza. Alcuni capi dell’abbigliamento femminile sono in grado di poter suscitare un immediato interesse sessuale  per l’uomo che osserva al punto tale che  possono essere considerati  una vera e propria arma di seduzione e di richiamo sessuale. Il tipo di vestiario femminile indossato dai travestiti appare più disinibito e seducente e questo modo allusivo di mostrare e di nascondere appare sessualmente più seducente e provocante dello stesso nudo esibito. Giocando su questa allusività e trasparenza, i vestiti femminili acquistano così un tocco di mistero che valorizza il corpo ed agisce più efficacemente sul desiderio e sulla curiosità dell’uomo. Il piacere di evidenziare la propria femminilità attraverso gli abiti porta con se anche il sottile  ed intimo piacere della seduzione e la consapevolezza  di apparire come un oggetto di irresistibile l’attrazione sessuale anche se spesso nel travestito  la soddisfazione procurata dall’apparire come una donna che suscita desiderio è in larga misura fine a se stessa e non finalizzata ad un preciso obiettivo sessuale.

mercoledì 15 maggio 2013

"Trasformazione in Sissy"




Tratto dal libro di Stella Borghesi:
IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da LULU.COM

La femminilizzazione forzata è una pratica sessuale non molto conosciuta ma purtuttavia abbastanza diffusa. Si parla di femminilizzazione forzata (in inglese “sissification” , letteralmente “trasformazione in sissy”, cioè femminuccia) quando una persona  obbliga un uomo a indossare abiti femminili, a farsi truccare, a parlare e muoversi come una donna, a volte anche ad occuparsi di quei lavori domestici in genere attribuiti all'universo femminile. Quasi sempre il rapporto è di tipo eterosessuale e chi domina è in genere la moglie o la fidanzata anche se a volte può essere un'amica o una collega di lavoro. La femminilizzazione forzata ricerca la sottomissione dell'uomo mediante la scelta di indumenti che richiamano le figure femminili con indiscutibili subalterni come  ad esempio la cameriera, la prostituta, la segretaria. La dominatrice si diverte a tradurre al femminile il nome e l'anatomia dell'uomo dominato (Nicola diventa Nicoletta mentre il pene viene chiamato clitoride, l'ano diventa la vagina, i capezzoli sono i seni), e utilizza spesso termini offensivi e degradanti per sottolineare il rapporto di sottomissione creato. La femminilizzazione forzata porta a sciogliere le inibizioni sessuali, a superare i limiti imposti dai ruoli e  in alcuni casi permette all'uomo di scoprire nuovi aspetti della propria personalità e della propria identità, di liberarsi dalle repressioni sociali che non gli permettono di esprimere il proprio lato femminile e di fare sesso con altri uomini senza sentirsi in colpa. “La forza, la coercizione, la seduzione e l'inganno esercitati da una donna sono gli strumenti per liberarsi da questo  senso di colpa per il desiderio di travestirsi. Se un uomo segretamente sogna di vestirsi da donna quando viene costretto a femminilizzarsi dalla sua compagna non dovrà assumersi la responsabilità dei propri desideri e questo immediatamente  lo libera da  tutti i possibili sensi di colpa”.L'uomo in genere all’inizio si mostra molto riluttante e anzi spesso protesta e si oppone insistentemente, anche arrivando alle lacrime. La moglie  però gli farà  notare che tra le sue gambe spunta un'erezione a dimostrazione  della sua eccitazione e del suo desiderio profondo di continuare questo gioco. “La mia mistress si divertiva a vestirmi con reggicalze, calze e mutandine. Io la odiavo e al tempo stesso la amavo, piangevo e mi sentivo felice e alla fine venivo copiosamente”.

martedì 14 maggio 2013

"Un messaggio esplicito"




Tratto dal libro di Stella Borghesi
IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da lulu.com

In genere le donne sono considerate persone intelligenti e molto più sensibili degli uomini eppure molte sembrano non comprendere appieno il potente ed esplicito richiamo sessuale  che esercita l’abbigliamento femminile sugli uomini. Spesso noi utilizziamo certe raffinatezze del vestiario solo nella prima delicata fase del corteggiamento iniziale, quando gioca un ruolo fondamentale la capacità di sedurre attraverso l’attrazione fisica. In questo breve  periodo, più o meno inconsciamente , vogliamo apparire più belle e desiderabili che mai e ci vestiamo in maniera più maliziosa e sensuale proprio con l’intento di farlo innamorare. E’ una cosa del tutto istintiva che in natura  avviene  praticamente tra tutte le specie del regno animale perché l’attrazione sessuale garantisce la riproduzione di ogni essere vivente. Una volta raggiunto lo scopo il bisogno primario della seduzione si affievolisce e sempre più spesso ci limitiamo a vestire solo con abiti comodi , informali e unisex . In questo modo però non ci accorgiamo di deludere  il desiderio e le aspettative dell’uomo che vorrebbe invece continuare a vedere la propria donna manifestare la propria femminilità come avveniva nella prima fase del corteggiamento  quando lei usciva quasi sempre con minigonna, collant e i tacchi a spillo. Per lui questi non sono solo abiti e accessori ma rappresentano i simboli di quella femminilità che lui ha sempre ammirato nelle donne e che ai suoi occhi le rendono così irresistibilmente attraenti.

lunedì 13 maggio 2013

"Possedere o essere posseduto"


Tratto dal libro di Stella Borghesi:
IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da lulu.com

“Mi piace molto truccarmi e vestirmi da donna in privato. Da un po’ di tempo le mie fantasie erotiche si arricchiscono di nuovi scenari  e allora mi immagino e desidero che qualcuno mi osservi, mi segua  e poi si avvicini sempre più facendo sobbalzare il mio cuore di paura e di desiderio. Quella persona è dietro di me e le sue mani scivolano sui miei docili  fianchi provocandomi piccoli brividi di piacere. Allora mi abbandono alle sue carezze vulnerabile come una donna  e lui abbraccia sensualmente  il mio seno da dietro , mi sfiora delicatamente le gambe  sopra le calze velate e poi fa scivolare a terra la mia minigonna di seta . Sono completamente  in balia del suo e del mio desiderio e tutto si confonde, si mescola, si sovrappone. Il suo sesso preme dietro di me e manifesta prepotentemente il suo bisogno di possedere e di penetrare il mio corpo  ma nella mia mente è come se possedere ed essere posseduto  fossero due bisogni  contrapposti e simultanei. Il respiro si fa affannoso e sento crescere il desiderio  mentre immagino di essere contemporaneamente  l’uomo che possiede e la donna  che viene posseduta. Allora il cuore batte sempre più forte perché mi accorgo di volerti dentro di me  proprio nel momento in cui hai spinto con più forza per vincere ogni mia resistenza. E’ un attimo, è solo un attimo  che però  mi lascia senza respiro perché sei scivolato tutto dentro di me e quando le tue spinte profonde  spazzano via le mie paure finalmente mi lascio andare. Le emozioni e i desideri si accavallano perché in quei momenti sono io che ti sto possedendo facendoti muovere  sopra di me con  lo stesso ritmo delle mie spinte. Tu mi assecondi gemendo e sospirando per il piacere che ti pervade e non fai nulla per nascondere ciò che provi. Nel momento in cui il piacere raggiunge il suo apice travolgendo il mio pensiero razionale ogni cosa perde di significato lasciandomi svuotato di ogni certezza. Uomo o donna, maschile o femminile, possedere o essere posseduto”