lunedì 27 maggio 2013

"Una femminilità idealizzata"

Tratto dal libro di Stella Borghesi:

IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da lulu.com

Gonna corta, calze velate e tacchi alti: sono questi i capi di abbigliamente che più direttamente colpiscono l’immaginario erotico maschile e che raggiungono direttamente il centro del cervello senza  filtri di nessun genere. E’ un messaggio sessuale diretto e sfrontato, che viene interpretato dall’uomo, molto spesso erroneamente, come un esplicito segnale  di disponibilità sessuale. Alcune donne ne sono razionalmente consapevoli e usano questo abbigliamento con spregiudicatezza propro come fosse uno strumento di seduzione, consapevoli  della forte carica erotica che riescono a sprigionare e della valenza sessuale che ne deriva. Nella maggior parte dei casi invece le donne sono semplicemente compiaciute dal fatto che possono manifestare liberamente  la propria femminilità e che tale immagine di sé venga  piacevolmente  recepita dall’uomo che la osserva. Sono comunque consapevoli che la propria capacità di seduzione aumenta  in maniera considerevole quando il proprio abbigliamento coincide con il modello di femminilità che l’uomo si è creato nel suo immaginario  erotico che, non dimentichiamolo, è principalmente visivo. Proprio per questa consapevolezza molte donne sono restie a sedurre l’uomo attraverso l’utilizzo dei simboli della femminilità e in realtà preferiscono  essere sicure che  l’uomo  che le desidera  sia  innamorato di lei e non del suo modo di  essere  provocante  attraverso i vestiti.