giovedì 4 aprile 2013

"Erano solo innocenti fantasie"


Tratto dal libro di Stella Borghesi:
IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da lulu.com

“All’inizio erano solo fantasie che alimentavano i miei sogni erotici notturni  però piano piano dentro di me si insinuò il desiderio e la convinzione  che prima o poi avrei potuto realizzarle. Era una curiosità che facevo sempre più fatica a reprimere soprattutto perché oramai avevo la consapevolezza che avrei potuto esaudire il desiderio di travestirmi da donna per davvero. La paura però  prendeva sempre  il sopravvento e passarono molti mesi fino al momento in cui, quasi d’impulso, risposi ad un annuncio su internet decidendo di accettare  un incontro  con un uomo  che,  in chat,  aveva saputo usare le parole giuste per vincere le mie resistenze  ed i miei dubbi. Avevo però timore delle sue aspettative, del fatto che  non sapesse che io non l’avevo ancora mai fatto davvero e che anzi  non ero nemmeno mai uscito travestito da donna all’aperto. Avevo paura che si aspettasse di vedermi bella proprio come una donna e che potessi deluderlo perché sapevo che  in ogni caso  non sarei riuscito a sembrare una vera donna  nemmeno con il trucco più sofisticato. Gli avevo mandato delle foto  via mail  in cui appariva il mio corpo ma non si vedeva bene il mio viso. Erano foto molto seducenti e sensuali che  a lui fecero sicuramente effetto visto che intensificò gli sforzi per  cercare di sedurmi. Ogni giorno mi riempiva di messaggi colmi di desiderio e di ammirazione ed io ne ero lusingata proprio come una donna. I giorni immediatamente precedenti all'incontro furono molto tesi, e sentivo il desiderio crescere  in ogni istante. Mi depilai  completamente le gambe e le ascelle, provai più volte l'intimo con cui  mi immaginavo spesso nei miei sogni erotici: mi stava perfettamente e mi faceva sentire come desideravo. Avevo scelto per l’incontro un luogo lontano dalla mia città e per arrivarci dovevo prendere il treno. Venti minuti prima di arrivare alla stazione  di arrivo andai nel  bagno  del  treno portandomi la sacca con tutto l’occorrente per truccarmi e vestirmi da donna. Sotto i pantaloni indossavo già l’intimo e le calze nere  e con il cuore in gola accesi la luce ed iniziai la trasformazione al femminile. Non era facile come me l’ero immaginato. Il vagone del treno oscillava continuamente e diventava problematico truccarsi in quelle condizioni anche perché le mani mi tremavano per l’emozione e per la paura che qualcuno bussasse alla porta. Alla fine però mi guardai allo specchio soddisfatto e vidi riflesso il desiderio sessuale nello stesso sguardo perché il mio corpo era femminile e sensuale. Uscii dal bagno trattenendo il respiro per la paura…”