Tratto dal libro di Stella Borghesi:
IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da lulu.com
“All’inizio erano solo fantasie che alimentavano i miei sogni erotici
notturni però piano piano dentro
di me si insinuò il desiderio e la convinzione che prima o poi avrei potuto realizzarle. Era una curiosità
che facevo sempre più fatica a reprimere soprattutto perché oramai avevo la
consapevolezza che avrei potuto esaudire il desiderio di travestirmi da donna
per davvero. La paura però
prendeva sempre il
sopravvento e passarono molti mesi fino al momento in cui, quasi d’impulso,
risposi ad un annuncio su internet decidendo di accettare un incontro con un uomo
che, in chat, aveva saputo usare le parole giuste per
vincere le mie resistenze ed i
miei dubbi. Avevo però timore delle sue aspettative, del fatto che non sapesse che io non l’avevo ancora
mai fatto davvero e che anzi non
ero nemmeno mai uscito travestito da donna all’aperto. Avevo paura che si
aspettasse di vedermi bella proprio come una donna e che potessi deluderlo
perché sapevo che in ogni
caso non sarei riuscito a sembrare
una vera donna nemmeno con il
trucco più sofisticato. Gli avevo mandato delle foto via mail in cui
appariva il mio corpo ma non si vedeva bene il mio viso. Erano foto molto
seducenti e sensuali che a lui
fecero sicuramente effetto visto che intensificò gli sforzi per cercare di sedurmi. Ogni giorno mi
riempiva di messaggi colmi di desiderio e di ammirazione ed io ne ero lusingata
proprio come una donna. I giorni immediatamente precedenti all'incontro furono
molto tesi, e sentivo il desiderio crescere in ogni istante. Mi depilai completamente le gambe e le ascelle, provai più volte
l'intimo con cui mi immaginavo
spesso nei miei sogni erotici: mi stava perfettamente e mi faceva sentire come
desideravo. Avevo scelto per l’incontro un luogo lontano dalla mia città e per
arrivarci dovevo prendere il treno. Venti minuti prima di arrivare alla
stazione di arrivo andai nel bagno del treno
portandomi la sacca con tutto l’occorrente per truccarmi e vestirmi da donna.
Sotto i pantaloni indossavo già l’intimo e le calze nere e con il cuore in gola accesi la luce
ed iniziai la trasformazione al femminile. Non era facile come me l’ero
immaginato. Il vagone del treno oscillava continuamente e diventava
problematico truccarsi in quelle condizioni anche perché le mani mi tremavano per
l’emozione e per la paura che qualcuno bussasse alla porta. Alla fine però mi
guardai allo specchio soddisfatto e vidi riflesso il desiderio sessuale nello
stesso sguardo perché il mio corpo era femminile e sensuale. Uscii dal bagno
trattenendo il respiro per la paura…”
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