martedì 5 marzo 2013

"Scherzando con il fuoco"






Tratto dal libro di Stella Borghesi:
I COLLANT DI MIO MARITO
Pubblicato da YOUCANPRINT

Nuova edizione rivista e aggiornata nel febbraio 2017
Disponibile anche in versione digitale su Streetlib


“La mia era solo una breve e avventurosa escursione nel mondo  delle donne e in fondo  lo consideravo un modo per potermi avvicinare di più a loro, per sentirle più vicine, per comprenderle meglio. Non era un bisogno compulsivo, non era una cosa da curare perché semplicemente non era una malattia. Allora mi appariva semplicemente come l’unico modo per poter dare un’occhiata all’altra metà del cielo ma sapevo che per fare questo era necessario dover infrangere delle regole e oltrepassare quei limiti che solo a pochi era concesso fare. Io mi sentivo una persona speciale perché ero uno di quei pochi privilegiati a cui era concesso tutto ciò. Ero libero di sentirmi desiderabile, vulnerabile e indifeso come una donna e sapevo di voler provare quelle emozioni così intense e profonde da correre il rischio di sentirmi felice. Sul viale una mercedes nera si era accostata silenziosamente accanto a me e il finestrino si era abbassato lentamente. Istintivamente mi ero avvicinato allo sportello e guardai dentro la persona al volante che mi stava fissando con occhi che brillavano  dal desiderio.
«Quanto vuoi?»
Il cuore mi batteva all’impazzata. Non mi ero accorto che su quel viale avrei potuto essere confuso per una prostituta e nonostante la paura la situazione era estremamente eccitante. Stavo impersonando il ruolo di una donna di piacere e avevo il potere di scegliere, di salire o meno, di fissare  il prezzo per soddisfare la sua eccitazione, di decidere cosa fare  e come farlo. Era una scena eccitante e lui mi sembrava un giovane  piacevole e sportivo anche se al buio non potevo vedere bene i suoi lineamenti.”