Tratto dal libro di Stella Borghesi:
IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da lulu.com
“All’inizio del gioco lui si ritraeva e si vergognava. Gli avevo messo solo un po’ di rossetto sulle labbra ma
il suo imbarazzo era evidente e mi guardava perplesso e impacciato. Non sapeva
come reagire. Lui era disteso sul letto ed io ero a cavalcioni sopra di lui. Temevo
che quel gioco non gli piacesse per niente ma nonostante tutto continuai. Il cofanetto dei trucchi era sul comodino e con estrema lentezza presi tutto l’occorrente dicendogli solo di stare fermo e di
lasciarmi fare. Lo guardavo divertita, osservavo il suo turbamento e non potei
fare a meno di notare la sua eccitazione che si materializzava con una vistosa erezione.
Con l’ombretto azzurro ed il rimmel
gli truccai quegli occhi che improvvisamente si erano accesi dal desiderio e sembravano brillare anche al buio. Facevo
tutto con molta calma, senza fretta, rallentando ogni gesto in maniera esasperante. Il fondotinta
aveva trasformato la sua pelle che
ora mi appariva liscia e vellutata e gli sorrisi soddisfatta solo dopo aver
sistemato la collana di perle e gli orecchini. Solo allora mi alzai ed aprii il cassetto della mia biancheria
intima stendendo poi sul letto
tutte quelle cose che sapevo lui desiderava vedere indossate da me. Ma io non
le avevo prese per me… Lui aveva finalmente capito cosa volevo da lui ma esitava ancora, forse
temendo che lo stessi prendendo in giro. Allora, per fugare ogni dubbio residuo , presi il reggiseno con le coppe imbottite e guardandolo negli occhi glielo misi tra le mani quasi per sfidarlo.
Il silenzio carico di attese ci avvolse e lentamente finchè lui si convinse e cominciò ad allacciarsi i gancetti del reggiseno sulla schiena . I suoi gesti erano un po’ impacciati ed Io lo guardavo divertita mentre sistemava le sottili spalline di seta . Aveva lo
sguardo impaurito e turbato , sembrava apparentemente contrariato ma il mio istinto non
mentiva e sapevo che in fondo lo desiderava. Senza più dover dire nemmeno una parola gli feci indossare la parrucca bionda che lui
una volta mi aveva regalato e che io non avevo mai indossato. Nella penombra assomigliava
davvero una donna ed io lo accarezzavo proprio come se lo fosse davvero scoprendo che
il suo fondoschiena era sensibile e vulnerabile esattamente come il mio . Si era lasciato andare ed oramai era in balia del desiderio e non cercava più di nascondere le sensazioni intime e viscerali che
provava nel momento in cui le mie
dita erano scivolate dentro di
lui alla ricerca di quel piacere
proibito così intenso e desiderato. Un po’ di tempo dopo mi ha confessato che
gli era piaciuto fin da subito ma che all’inizio cercava di nascondere la sua
eccitazione solo per paura che
potessi fraintendere… insomma che ritenessi il suo piacere un po’ ambiguo e
sospetto. Che stupido!”
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