mercoledì 5 giugno 2013

"Mi piaceva guardarlo..."




Tratto dal libro di Stella Borghesi:
IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da lulu.com

“All’inizio del gioco lui si ritraeva e si vergognava. Gli avevo  messo solo un po’ di rossetto sulle labbra ma il suo imbarazzo era evidente e mi guardava perplesso e impacciato. Non sapeva come reagire. Lui era disteso sul letto ed io ero a cavalcioni sopra di lui. Temevo che quel gioco non gli piacesse per niente ma nonostante tutto continuai. Il cofanetto dei trucchi  era sul comodino e con estrema lentezza presi tutto l’occorrente  dicendogli solo di stare fermo e di lasciarmi fare. Lo guardavo divertita, osservavo il suo turbamento e non potei fare a meno di notare la sua eccitazione che si materializzava con una vistosa erezione. Con l’ombretto azzurro ed il rimmel  gli truccai quegli occhi che  improvvisamente si erano accesi dal desiderio e sembravano brillare anche al buio. Facevo tutto con molta calma, senza fretta, rallentando ogni gesto in maniera esasperante. Il fondotinta aveva trasformato la sua pelle  che ora mi appariva liscia e vellutata e gli sorrisi soddisfatta solo dopo aver sistemato la collana di perle e gli orecchini.  Solo allora mi alzai ed aprii il cassetto della mia biancheria intima stendendo poi  sul letto tutte quelle cose che sapevo lui desiderava vedere indossate da me. Ma io non le avevo prese per me… Lui aveva  finalmente capito cosa volevo da lui ma esitava ancora, forse temendo che lo stessi prendendo in giro.  Allora, per fugare ogni dubbio residuo , presi  il reggiseno con le coppe imbottite e guardandolo negli occhi  glielo misi tra le mani quasi per sfidarlo. Il silenzio carico di attese ci avvolse e lentamente finchè lui si  convinse  e cominciò ad allacciarsi i gancetti del reggiseno sulla schiena . I suoi gesti erano un po’ impacciati ed Io lo guardavo divertita mentre sistemava le sottili spalline di seta . Aveva lo sguardo impaurito e turbato , sembrava apparentemente  contrariato ma il mio istinto non mentiva e sapevo che in fondo lo desiderava. Senza più dover dire nemmeno una parola gli  feci indossare la parrucca bionda che lui una volta mi aveva regalato e che io non avevo mai indossato. Nella penombra assomigliava davvero una donna ed io lo accarezzavo proprio come se lo fosse davvero scoprendo che il suo   fondoschiena era sensibile  e vulnerabile esattamente come il mio . Si era lasciato andare ed oramai era  in balia del desiderio  e non cercava più di nascondere  le sensazioni intime e viscerali che provava nel momento in cui  le mie dita  erano scivolate dentro di lui  alla ricerca di quel piacere proibito così intenso e desiderato. Un po’ di tempo dopo mi ha confessato che gli era piaciuto fin da subito ma che all’inizio cercava di nascondere la sua eccitazione  solo per paura che potessi fraintendere… insomma che ritenessi il suo piacere un po’ ambiguo e sospetto. Che stupido!”