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Tratto dal libro di Stella Borghesi:
IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato
da lulu.com
“Erano mesi che desideravo avere un
lungo weekend libero e adesso avevo finalmente la casa a completa disposizione
per dare spazio alla mia passione segreta. Adoro da sempre indossare biancheria
femminile, mi piace da impazzire l’eccitante sensazione del nylon dei collant
che fascia le mie belle gambe affusolate e lisce per poi guardarmi allo specchio e vedere nel magico riflesso
la donna ideale delle mie
fantasie. Ho un corpo piacevole e
proporzionato e quando indosso gli abiti femminili il mio corpo si trasforma
assumendo magicamente le sembianze di una donna. Con il tempo ho accumulato un
piccolo guardaroba segreto fatto di lingerie e abiti femminili che indosso non
appena ho un minimo di libertà. Nonostante queste mie pulsioni si siano oramai
saldamente insinuate nella mia vita
e intimamente accettate, la
paura di essere scoperto aveva sempre avuto il sopravvento e fino a quel
momento le uscite enfemme erano avvenute soltanto nelle mie fantasie restando così confinate tra i sogni ed i
desideri impossibili da realizzare. L’idea di avere un intero weekend libero
per fare ciò che volevo mi faceva andare in orbita e quel venerdì pomeriggio
non mi ero mai sentito così
eccitato. Mi spogliai degli abiti
maschili e iniziai a truccarmi leggermente con mascara e matita nera in modo da
evidenziare i miei grandi occhi. Indossai la mia parrucca di capelli lunghi e
biondi e subito dopo passai finalmente ad indossare gli indumenti che
adoravo di più: distese sul
letto c’erano già le mutandine
nere di pizzo e seta, le calze
autoreggenti velate, la sottoveste di seta rosa corallo e
le scarpe con i tacchi a
spillo altissimi. Indossai ogni capo con studiata lentezza apprezzando il
contatto delicato sulla pelle liscia , poi cominciai a camminare per la casa
soffermandomi davanti agli specchi per guardarmi. Mi abbassavo in avanti
simulando pose seducenti e provocanti
come per incoraggiare i miei amanti immaginari. Continuai così per un
po’ accarezzandomi il corpo con sensualità e raffinatezza. Avevo una voglia
crescente di masturbarmi ma sapevo
che se lo avessi fatto l’eccitazione sarebbe scomparsa ed il gioco si sarebbe
concluso subito lasciandomi in
bocca la sensazione amara di
qualcosa di bello che si
interrompe di colpo. Così mi sono imposto di resistere a questa tentazione perché non volevo sprecare il
tempo che avevo a disposizione e perché in fondo sapevo che sarebbe stata più
che mai l’occasione giusta per
uscire di casa enfemme per la prima volta. Solo il fatto di pensare realizzabile
una cosa simile mi faceva tremare le gambe dall’emozione ed il cuore iniziò a
battere sempre più forte”
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