venerdì 8 febbraio 2013

"Travestito per un giorno, travestito per la vita"




Tratto dal libro di Stella Borghesi:
IL MONDO SEGRETO DEI TRAVESTITI
Pubblicato da lulu.com

Il denominatore comune di tutti i crossdresser è il fatto di aver provato il primo travestimento, almeno parziale, durante la prima addolescenza e di averlo trovato gratificante. Quando la pulsione sessuale dell’età giovanile non trova una soddisfazione fisica e sentimentale in un rapporto di coppia si verificano dei disagi e delle pulsioni  che il soggetto tende a deviare verso altri aspetti della femminilità, sviluppando un’attrazione  feticistica verso determinati oggetti del desiderio non appagato. Molto più comunemente tali disagi determinano il feticismo di travestimento cioè il desiderio di indossare tutte quelle cose che arricchiscono la femminilità di una donna. In questo senso il bisogno di femminilità diventa una specie di surrogato del rapporto sentimentale e non è un caso che quando il crossdresser trova finalmente una ragazza e se ne innamora venendo a sua volta corrisposto, tutti i suoi desideri di vestirsi da donna diminuiscono fino quasi a scomparire del tutto. La scomparsa del desiderio di travestirsi non avviene però quasi mai ed infatti è stato coniato  un detto famoso per sintetizzare questo concetto: “travestito per un giorno, travestito per la vita”.