sabato 26 gennaio 2013

"inebrianti escursioni nel mondo femminile"




Tratto dal libro di Stella Borghesi:
I COLLANT DI MIO MARITO
Pubblicato da YOUCANPRINT

Nuova edizione rivista e aggiornata nel febbraio 2017
Disponibile anche in versione digitale su Streetlib


“Nei primi tempi mi ritagliavo lo spazio ed il tempo  necessario per poter dare libero sfogo al mio desiderio di vestirmi e di truccarmi da donna ma una volta conclusa la mia interpretazione “enfemme” ritornavo velocemente nella parte maschile dell’uomo sposato e maschio insospettabile. Ogni indizio veniva accuratamente cancellato e non rimaneva traccia visibile della mia interpretazione “enfemme”. Quello che accadeva quando mi vestivo da donna era circoscritto  in un ritaglio di tempo di un paio d’ore al massimo. Immaginavo la mia vita come si trattasse di un film  girato perfettamente bene, con la sola esclusione di quei pochi fotogrammi di pellicola  che venivano giudicati sconvenienti e che  dovevano essere tagliati. Tolta quella piccola parentesi censurata, tutto  il resto andava bene e poteva essere mostrato alla gente senza imbarazzi. La carica erotica associata a quei vestiti così femminili e raffinati  era però potentissima ed era quello il motivo principale che faceva scattare il mio impulso al travestimento. Con il passare del tempo la molla dell’eccitazione sessuale rimaneva sempre valida ma aveva sempre bisogno di stimoli nuovi oppure o di maggiore intensità. C’è stato anche un periodo in cui mi ero convinto che l’esasperata  frequenza e ripetitività delle mia apparizioni “enfemme” mi avrebbero consentito di rendere meno eccezionale l’evento e quindi meno eccitante e desiderabile. Pensavo che potesse funzionare un po’ come per la musica: quando ascoltavo ripetutamente la mia canzone preferita a lungo andare mi piaceva sempre meno finchè ad un certo punto non desideravo più ascoltarla. Il principio della ripetitività  poteva anche essere vero  ma non per questo avevo ottenuto il risultato desiderato perché per compensare la dimuzione dell’eccitazione avevo cominciato a sperimentare aspetti nuovi sempre più audaci e rischiosi e conseguentemente anche più emozionanti ed eccitanti. Sapevo di espormi a dei rischi enormi e quando mi capitava di dover rimanere a casa da solo per alcuni giorni difficilmente ero in grado di rinunciare a quelle situazioni intriganti e trasgressive che normalmente relegavo solo nelle mie fantasie erotiche notturne."