Tratto dal libro di Stella Borghesi:
I COLLANT DI MIO MARITO
Pubblicato da YOUCANPRINT
Nuova edizione rivista e aggiornata nel febbraio 2017
Disponibile anche in versione digitale su Streetlib
Disponibile anche in versione digitale su Streetlib
“E’ un piacere sottile, intimo e profondo
che mi pervade completamente quando mi travesto da donna. Improvvisamente
tutto cambia e il mio abituale mondo maschile scompare per lasciar spazio a
quello femminile. Come per magia divento una donna, una donna a cui piace
sentirsi osservata e desiderata da un uomo. Mi piace sentire la brezza della
sera che solleva la mia gonna leggera , il rumore dei passi mentre cammino sui
tacchi alti , il fruscio delle calze mentre accavallo le gambe... mi piace
camminare d'inverno per le strade deserte e osservare gli sguardi di
ammirazione degli uomini che incrocio furtivamente. Sono irresistibilmente
attratto da tutte quelle situazioni intriganti che mi fanno sentire
piacevolmente attraente. Un tardo pomeriggio di fine settembre mi ero vestito
da donna e per la prima volta provai ad uscire da solo su un lungomare
quasi deserto. Fino a quel momento al massimo mi ero avventurato solo in strade
deserte a notte fonda ma adesso mi ero spinto ben oltre. L’estate era oramai
finita e c’erano pochissime persone. Il sole stava tramontando e mentre si era
alzato un vento insistente iniziavano a scendere le prime gocce di pioggia.
Aprii frettolosamente l’ombrello e mi accorsi che dovevo tenerlo con
entrambe le mani per non farlo volare via. Così facendo non potevo però
trattenere la mia gonna a balze leggerissime che si alzava nel vento lasciando
a tratti intravvedere il mio completino intimo fatto di mutandine di seta
nere con reggicalze e calze velate. Percorsi così tutta la passeggiata a mare
ed infine tornai indietro verso la macchina sentendo il vento
sulle gambe nude protette solo dalle leggerissime calze di nylon . Era una
sensazione inebriante perché il vento che mi scompigliava i lunghi capelli
biondi della parrucca nascondeva i lineamenti del mio volto. Non avendo paura
di essere scambiato per un travestito mi sentivo finalmente a mio agio e
camminavo sui tacchi alti con una naturalezza incredibile. Agli occhi delle
persone che incontravo dovevo apparire estremamente sexy perché sentivo
gli apprezzamenti alle mie spalle ed i fischi di ammirazione di tutti i ragazzi
che incontravo. Mi piaceva sentirmi desiderata, mi piaceva la consapevolezza di
suscitare ammirazione e desiderio
in quei ragazzi, mi lusingava sentirmi al centro del loro interesse ma allo stesso tempo io non cercavo facili approcci o avventure
di questo genere perché per me era già straordinariamente gratificante ed
appagante ciò che provavo in quei momenti, quel sottile e
indescrivibile piacere intimo a cui non sapevo rinunciare.”
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https://stores.streetlib.com/it/stella-borghesi/i-collant-di-mio-marito/
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