giovedì 24 gennaio 2013

"Un sogno rivelatore"


Tratto dal libro di Stella Borghesi:
I COLLANT DI MIO MARITO
Pubblicato da YOUCANPRINT

Nuova edizione rivista e aggiornata nel febbraio 2017
Disponibile anche in versione digitale su Streetlib

“Il mio desiderio più grande era quello di poter confidare tutto a mia moglie  e di poter  finalmente condividere con lei queste intense emozioni. Una volta sola sono stato molto vicino a confessarle tutto. Quel giorno avevo fatto un sogno erotico che ricalcava i miei desideri più intimi assieme alle mie paure più recondite : lei aveva casualmente scoperto il mio nascondiglio segreto ed aveva capito tutto. Sempre nel sogno  lei  mi chiese, con molta dolcezza,  di vestirmi da donna di fronte a lei, me lo chiedeva come se fosse un favore  e senza attendere la mia risposta iniziò ad avvolgere una calza velata sulla mia caviglia. Poi mi invitò a continuare  da solo mentre lei mi osservava in un silenzio carico di emozione finché non mi ero completamente vestito e truccato da donna e solo quando vide che la mia eccitazione era evidente  mi prese tra le sue braccia  e finimmo sul letto  abbandonandoci alle  carezze più intime e coinvolgenti. Le sue mani sfioravano delicatamente  la mia sottoveste di seta e scivolando impercettibilmente si insinuavano maliziosamente tra le mie gambe risalendo poi sensualmente sulle mie calze velate. Un brivido di piacere percorse la mia pelle per quelle carezze così a lungo desiderate e straordinariamente piacevoli . Il sogno sembrava così vero e le sensazioni così intense che quando lei mi svegliò mi accorsi vergognandomi che le mie mutande   erano bagnate  del mio liquido seminale. Oddio! Avevo avuto un orgasmo spontaneo come non mi capitava più da quando avevo 15 anni. Lei si accorse  della situazione e rendendosi conto che dovevo aver fatto proprio un bel sogno erotico voleva a tutti i costi che glielo raccontassi nei minimi dettagli. Avrei potuto  finalmente  dirle la verità, avrei potuto dirle che l’idea di vestirmi da donna mi eccitava da sempre, che mi piacerebbe poter fare l’amore con lei vestito in maniera sexy e femminile. Invece la solita maledetta paura prese il sopravvento e mentendo spudoratamente le dissi di non ricordare nulla. La bugia però  traspariva nei miei occhi e lei naturalmente la interpretò come una mancanza di confidenza e di complicità, sospettando quasi certamente che avessi sognato qualche mia ex fidanzata oppure una giovane amante. Mi ricordo ancora oggi di quel giorno e di quel sogno, combattuto tra la paura e il desiderio di raccontarle ogni cosa.  Adesso  purtroppo penso sia un po’ tardi per dirle la verità su quel sogno e credo inoltre che, oltre che  rischiare di perderla per sempre, la farei solo soffrire inutilmente.”





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